Proteggere la terra del nonno, valorizzare la tradizione agricola di famiglia, produrre eccellenze e salubrità, trasmettere il piacere di produrre secondo la migliore tradizione calabrese proponendo solo prodotti di qualità.
Utilizzate in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente, che facilitano le operazioni di lavorazione della terra, di trattamento delle piante e di raccolta dei prodotti. L’Azienda dispone di spazi per l’essiccazione dei fichi che può essere effettuata anche in serra.
I prodotti hanno caratteristiche uniche, sono coltivati senza utilizzo di acque alterate se non quella piovana e quella proveniente da sorgente, opportunamente canalizzate, e senza utilizzo di prodotti chimici.
Quanti vogliano effettuare visite guidate in azienda e conoscere direttamente i processi di coltivazione e produzione trovano ambienti attrezzati per l’accoglienza.
L’estratto di fico è in grado di contrastare i batteri orali, alcuni tipi di funghi e microbi e, più in generale, hanno la capacità di stimolare la risposta immunitaria dell’organismo.
La presenza di vitamina A, in abbinamento al potassio, al ferro ed al calcio risulta avere proprietà benefiche e rinforzanti nei confronti di ossa e denti.
Anche la vista e la pelle sono in grado di trarre benefici dalle sostanze contenute nei fichi.
Il decotto di fichi secchi ha un’azione lenitiva nei confronti degli attacchi di tosse. Il fico ha anche proprietà antinfiammatorie. Viene infatti utilizzato come impacco sugli ascessi e sui foruncoli. Ha inoltre effetti benefici su infiammazioni dell’apparato urinario e circolatorio.
Hanno un alto contenuto di zuccheri facilmente assimilabili. Per questo motivo rappresentano una fonte di energia prontamente utilizzabile dal nostro organismo. Anche i carboidrati presenti nel frutto concorrono nell’aumentare i livelli di energia del corpo.
Un’altra proprietà nota dei fichi è quella lassativa. Questa è dovuta principalmente alla presenza nei fichi di fibre e mucillagini.
Diversi studi suggeriscono che il consumo regolare di questi frutti è utile per abbassare la pressione sanguigna. La fibra presente nella polpa aiuta a ridurre la pressione mentre il potassio la mantiene regolare. Oltre al potassio, anche gli omega-3 e gli omega-6 sono utili per regolare la pressione sanguigna.
I fichi, largamente diffusi in Calabria, trovano in questa regione un habitat particolarmente favorevole. Tra le tante varietà spicca il fico dottato, uno dei più pregiati e conosciuti, con buccia liscia, dal colore verde chiaro, con polpa rosa e acheni minuscoli, dal sapore dolce. È ottimo come frutto da tavola, ma è particolarmente adatto all’essicazione. I fichi sono stati da sempre una notevole fonte di reddito ma anche alimento di base per le popolazioni locali in difficili periodi storici, grazie all’abbondanza degli stessi ed alla possibilità di conservarli per l’intero periodo dell’anno con l’essiccazione. Le piante di fico da millenni hanno così contribuito a caratterizzare il paesaggio rurale della Calabria diventandone, insieme all’olivo, l’icona della locale civiltà contadina. Il fico giunse in Calabria probabilmente al tempo della civiltà greco-romana, introdotto dai Fenici che lo utilizzavano come merce di baratto o, essiccato, come riserva di calorie per le fatiche dei soldati. Da quel tempo la coltivazione si è espansa velocemente, nella provincia di Cosenza in modo particolare, grazie ad un ideale binomio tra clima e terreno, un ambiente collinare moderatamente ventilato, non arido ma nemmeno eccessivamente piovoso. Prodotto dalle caratteristiche uniche e di assoluto pregio, il Fico Dottato Bianco deve la sua denominazione al colore verde-giallo chiaro uniforme della buccia dei frutti essiccati, che diventa marrone dorato per i frutti che subiscono un processo di cottura in forno.
L’Azienda Agricola Le Padule di Vittorio Scarola è nel comune cosentino di Santa Sofia d’Epiro, piccolo centro albanese situato tra le montagne della Sila e la pianura di Sibari ad una altitudine di 550 metri sul livello del mare. La sua origine é anteriore alla venuta degli albanesi e va ricercata intorno all’anno 896, quando i greci, arrivati in Calabria, occuparono Cosenza, Bisignano e Rossano.
Il paese albanese conserva un interessante centro storico in cui spiccano: la Chiesa di Sant’Atanasio il Grande, la Chiesa di Santa Sofia Martire dedicata alla Sapienza Divina e la Chiesa di Santa Venere costruita in età medievale. Interessante è il Museo del Costume Albanese che ricostruisce fedelmente tutta la vestizione della donna albanese.
Tante sono le tradizioni polari. Il 2 maggio si festeggia Sant’Atanasio il Grande, patrono del paese. Per annunciare la festa si lancia in aria un grande pallone. La vigilia della festa è caratterizzata da una spettacolare fiaccolata lungo le strade della campagna dove si trova la cappella del Santo. La notte di Natale, invece, per annunciare la nascita di Gesù, sul sagrato della Chiesa, si accende un grande falò. Ancora oggi si conserva il rito bizantino-greco, che caratterizza le manifestazioni liturgiche. In particolari occasioni le donne indossano gli splendidi costumi tradizionali che si conservano intatti nel tempo.
Nel territorio di Santa Sofia d’Epiro è compresa una parte della riserva naturale del Lago di Tarsia, oasi lacustre di importante interesse faunistico. È possibile compiere percorsi naturalistici e di birdwatching. Le Riserve naturali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati sono state istituite dalla Regione Calabria nel 1990 su proposta dell’associazione ambientalista Amici della Terra Italia.
Tarsia è tra i più antichi paesi della Valle del Crati, si trova nel cuore della Calabria e si affaccia sull’omonimo lago e sul fiume Crati.
A Tarsia durante la seconda guerra mondiale fu attivato il più grande campo italiano di internamento per ebrei, oggi museo internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia e sede del Parco Letterario Ernst Bernhard.
Vicino, Sibari, piccola località dove una storia antica di 3000 anni si unisce ad un mare meraviglioso nello spettacolo della Magna Grecia.
Sibari è una piccola frazione del comune di Cassano allo Ionio, sulla costa ionica della provincia di Cosenza, famosa per i suoi importanti siti archeologici e per il turismo balneare. La piana di Sibari è stata un centro di grandissima importanza nell’epoca della Magna Grecia quando degli esuli Achei fondarono la città di Sibari.
La storia millenaria ha lasciato delle magnifiche tracce archeologiche in un territorio che offre un mare meraviglioso e a poca distanza la natura incontaminata del Parco nazionale del Pollino.
A poca distanza dall’area archeologica si trova il Museo archeologico nazionale della Sibaritide, che conserva tutti i manufatti e gli oggetti ritrovati durante gli scavi a Sibari e nelle località limitrofe.
Dopo un’immersione nella storia antica di Sibari, vale la pena apprezzare le spiagge di Marina di Sibari, caratterizzate da una sabbia dorata di origine alluvionale, che si affacciano sulle acque del Golfo di Taranto, nel cuore del Mar Ionio. Questa lunga striscia di sabbia di quasi otto chilometri è la località perfetta per una tranquilla giornata al mare, dove le acque sono sempre molto calme e poco profonde.
Un’altra località balneare da non perdere sono i cosiddetti Laghi di Sibari, una zona dove negli anni settanta sono state create ampie lagune di bonifica e che oggi offrono la possibilità di una suggestiva passeggiata. Nella piana di Sibari, un parco per percorsi avventura, da semplici passaggi sospesi a vere e proprie scalate su pareti verticali all’ombra dei maestosi eucalipti che dominano l’intera area. Poco distanti le meravigliose Gole del Raganello, un canyon di tredici chilometri scavato nella roccia viva dall’erosione dell’acqua che offre scorci indimenticabili e la possibilità di immergersi nella natura incontaminata.
Dopo scalate ed escursioni è possibile visitare le Terme Sibarite, dove si trova una sorgente sulfurea conosciuta fin dai tempi dell’arrivo dei primi coloni greci.
Ai percorsi da Santa Sofia D’Epiro ai Laghi di Sibari ricchi di storia e meraviglie, si affiancano i percorsi enogastronomici con i piatti tradizionali del territorio.
I Fichi freschi dell'Azienda sono un’ottima frutta da tavola. Hanno una forma a goccia allungata, con peduncolo sempre presente, corto e sottile. La buccia ha un colore variabile dal verde chiaro o giallo paglierino carico al beige chiaro; la polpa presenta pochi semi, piccoli e non molto croccanti. Il sapore è molto dolce, quasi mielato.
I frutti vengono lasciati maturare sulla pianta fino a quando non raggiungono un determinato grado di appassimento, valutabile dalla variazione del colore della buccia da verde a giallo-beige e dalla piegatura del peduncolo. Grazie al clima mite, il frutto si disidrata sulla pianta, arrivando a un contenuto di acqua medio fino al 39-43%. È a questo stadio che i fichi, per le loro caratteristiche, vengono chiamati passuluni.
Da antiche piante di ulivo produciamo olio extravergine, dal colore giallo verde, gusto tenue e delicato di olive fresche, raccolte direttamente sull’albero e portate al frantoio nella stessa giornata della raccolta, dal sapore prevalentemente dolce, fluido. L’acidità è sempre inferiore al valore di 0,70%. L’uso di quest’olio si predilige su piatti di una certa consistenza.